Mayerling? Mai sentito mi direte… ma vi assicuro che questo paesino di appena 130 anime, di cui la metà sono suore, nasconde molti fatti della storia di importanza rilevante. Mayerling si trova in Bassa Austria a circa 25 chilometri da Vienna, a solo qualche chilometro dal monastero di Heiligenkreuz (Santa Croce). Il principe ereditario Rodolfo, figlio di Francesco Giuseppe e “Sissi” ed unico figlio maschio di questi, lo acquistò nel 1886 per trasformarlo poi in un padiglione di caccia.
Il 30 gennaio 1889 è la data in cui successe la tragedia, quello che da molti è chiamato il “Dramma di Mayerling”: il principe ereditario e la giovane baronessa Maria Vetsera “Mary” sua amante, furono trovati dal servitore morti sul letto. Loschek, il servitore subito si rese conto, che la morte era dovuta ad un’arma da fuoco e sul comodino vicino al letto trovò una lettera di addio di Rodolfo, in cui chiedeva di essere sepolto con la sua amata: ciò purtroppo non avvenne. Nel museo si trovano varie documentazioni e testi per la visita guidata, ma sono contrastanti: suicidio, omicidio, e molte altre le versioni sulla tragedia, quella più sicura ed ormai certificata è che Rodolfo uccise prima Mary e poi se stesso.
Una parte della mostra racconta inoltre l’infanzia di Rodolfo, infanzia a quanto pare molto difficile dettata da regole e tanti traumi, soprattutto dovuti all’educazione avuta da parte del Conte Leopold Gonderecourt, che fu assunto dall’Imperatore per crescere suo figlio come soldato coraggioso e forte. Il conte svegliava l’allora bambino di 5 anni in piena notte a colpi di pistola, oppure lo chiudeva nel recinto dei cinghiali nello zoo di Lainz, per non parlare dei bagni in acqua gelida o esercizi sotto la pioggia.
Molti possono essere stati i motivi che hanno portato a questa tragedia, fatto è che Rodolfo con il padre non andava d’accordo, sia sul piano politico che su quello personale. Dopo la morte dei due amanti l’imperatore Francesco Giuseppe fece distruggere una parte del padiglione di caccia, quella dove oggi sorge la chiesa; inoltre lo trasformò in un monastero che donò alle suore carmelitane.
Sul punto dove il principe Rodolfo e la baronessa Maria furono trovati, oggi si trova un altare; l’affresco sopra l’altare ritrae santi e patroni della casa imperiale, ovvero San Giuseppe, il piccolo San Rodolfo e Santa Elisabetta. La stanza del servitore a sinistra dell’altare è stata trasformata in una cappella. Le stanze dell’antico castelletto di caccia non possono essere visitate, perchè ora abitate dalle suore carmelitane.
Sulla destra dell’altare le altre stanze sono state adebite alla storia commemorativa e si possono vedere fotografie, oggetti e disegni dell’epoca. Alla fine del circuito della piccola mostra si trova la bara della baronessa Maria Vetsera che fu distrutta da soldati nel 1945, la baronessa ora giace nel cimitero di Heiligenkreuz. La salma di Rodolfo giace invece a Vienna nel Kaisergruft.
Perchè e cosa si voleva nascondere dell’accaduto?
La notte del 30 gennaio la salma del principe Rodolfo fu trasportata in tutta segretezza con un treno fino a Vienna. Il Wiener Hof aiutò dal principio a trasformare questa tragedia in mistero e leggenda. Da
pprima negò il suicidio, distrusse importanti documenti e fece tutto per confondere/distruggere le tracce dell’accaduto: dapprima sparse la voce che il principe fosse morto per infarto, ma Loschek il servitore sapeva cosa era davvero accaduto, lo aveva visto con i suoi occhi e ascoltato con le sue orecchie: due colpi esatti di pistola. Fino alla fine della monarchia la presenza di Mary Vetsera con Rodolfo al momento della morte fu tenuto nascosta.
Se pensate che questo sia tutto riguardo a Mayerling…vi sbagliate!
Questa tremenda storia, triste, tragica e allo stesso tempo d’amore non è il solo fatto storico che rende Mayerling famosa.
Il Cappellano Friedrich Karas e il suo macabro primato
Prima di andare a Mayerling mi sono informata dove e cosa vedere, in internet si trovano poche informazioni; infatti quello che vi ho raccontato l’ho imparato visitando la mostra. Una cosa però ho trovato in internet, che invece non è per niente nominata a Mayerling: il fatto che a Mayerling visse un cappellano cattolico chiamato Karas.
Il giornalista che parla di lui online è Lars Friedrich ed è lui che fa notare che dopo “70 e più anni dalla fine della guerra anche Alland e la sua frazione Mayerling dovrebbe confrontarsi con le proprie tragedie naziste”. Friedrich Karas era prete nel paesino della Bassa Austria e fu più volte arrestato per presunta omosessualità, finchè nel 1941 fu deportato nel primo campo di concentramento nazista Dachau. Nel 1942 fu portato poi ad Hartheim vicino Linz, dove con più di 2.500 detenuti inabili fu soppresso con il gas nel Castello di Hartheim (centro di sterminio).
Friedrich Karas fu il primo prete ucciso dai nazisti!
La polemica del giornalista nasce dal fatto che per il cappellano ucciso dai nazisti non si è pensato neanche a mettere un monumento o una targa commemorativa. Un artista di Colonia Gunter Demnig sta cercando di ricordare i morti uccisi dai nazisti con delle targhe commemorative e proprio questo vorrebbe anche Lars Freidrich per Karas: una targa commemorativa davanti al convento delle suore carmelitane, d’altronde Freidrich Karas fu per molto tempo rettore della chiesa carmelitana. Che ne pensate voi?
INFORMAZIONI IMPORTANTI:
Il convento carmelitano Mayerling si trova a 25 chilometri da Vienna, Mayerling appartiene al comune di Allande dista solo 3 km dall’ Abbazia di Heiligenkreuz.
“Mayerling” è un’uscita propria sulla A21, autostrada “Wienerwald”.
Orari di apertura / prezzi d’ingresso:
Prezzi dei biglietti da 1° gennaio 2017:
Adulti: € 7,00
I bambini sotto i 6 anni: gratuito
Bambini da 6-14 anni: € 4,-bambini oltre i 14 anni: € 7, 00
Orari di apertura:
Stagione invernale (01.11.2016-31.03.2017):
Sabato, domenica, festivi e 31 dicembre dalle 09.00-17.00 (ultimo ingresso 16:30)
Martedì e venerdì dalle 10:30-13:00.
Stagione estiva (01.04 – 31.10.2017):
tutti i giorni dalle 09.00 alle 17:30 (ultimo ingresso 17:00)
Date speciali (eccezioni):
Venerdì Santo, 14.04.2017: 09.00-13.00 (ultimo ingresso ore 12.30)
Sabato, 15.04.2017: 09.00-13.00 (ultimo ingresso ore 12.30)
Vigilia di Natale 24.12: 09.00-13.00 (ultimo ingresso ore 12.30)
La storia dei due amanti è stupenda e interessante.