Györ è una di quelle cittadine ideali da visitare in solo una giornata, a due passi da Vienna, non molto lontana neanche Budapest e con la Slovacchia proprio al lato. Piccola, tranquilla, un misto di diversi stili architettonici: sorge alla confluenza di ben 3 fiumi Danubio, Raba e Rabca e per questo motivo chiamata anche “la città dei fiumi”.
Con il biglietto Euregio della ÖBB dalla stazione centrale di Vienna ci si mette poco più di 1 ora a raggiungerla e il prezzo del biglietto è di soli 17,26 €. Noi ci siamo andati sempre in macchina, il prezzo della matrica per l’autostrada è molto basso e in città si trova facilmente parcheggio. La sua storia è molto travagliata: i Celti la fondarono, ma fu poi trasformata in un forte militare sotto i Romani, in seguito diventò sede vescovile a partire dal sec. XI e lei ne porta degna tutti i segni .
La prima volta che ho visitato Györ è stata molti anni fa per pura curiosià, coloro che me la descrivevano usavano termini come grigia, aspetto comunista, niente da fare – beh io credo che non c’erano mai state 🙂
Il centro storico medievale è un piccolo gioiello, le innumerevoli chiese – concentrate in un’area così piccola- sono di differenti stili e tutte molto belle. Il municipio potrebbe essere senza nessun problema degno di una capitale. La gente è cordiale e disponibile. Nella strada pedonale avrete l’imbarazzo della scelta sul dove mangiare o bere qualcosa- vi sono tantissimi localini, bar, gelaterie, trattorie tipiche, bancarelle sia d’estate che d’inverno. Avrete modo di assaporare piatti della tradizione ungherese, con sapori autentici e serviti con amore. I prezzi sono davvero modici, ma la qualità non ne risente.
Un posto carino, accogliente, con ottima cucina a prezzi onesti è sicuramente il ristorante Matroz in piazza Dunakapu tér.
10 cose da fare a Györ
- Il mio primo consiglio è: perdetevi per le stradine 🙂 La città di Györ e soprattutto il centro storico si possono visitare senza meta e ci sono angoli che valgono davvero la pena, anche se non si trovano in nessuna guida turistica.
- Fate una pausa o due in una delle tante pasticcerie o panifici, e provate le torte ungheresi. Molto famosa è la pasticceria Bergmann: non vi perdete la loro torta Esterházy …che delizia! Questo l’indirizzo: Győr, Király u. 17. Oppure il Caffè Kuglóf che si trova proprio vicino alla piazza principale in via Kazinczy utca 23. Qui provate assolutamente la torta caramello e formaggio.
- Káptalandomb ovvero Collina del Capitolo che ospita la cattedrale e il palazzo vescovile.
- Quartiere medievale con le tante stradine e negozietti e il quartiere barocco.
- Bécsi kapu tér è una delle piazze più antiche della città ed è probabilmente la più bella piazza barocca dell’ Ungheria. La porta di Vienna (Bécsi kapu) che qui sorgeva fu demolita nel XIX secolo, ma il nome della piazza è rimasta invariato. Ogni casa in piazza è un edificio storico, tra cui la Chiesa in stile barocco e il monastero adiacente, costruito dai frati nel 1725.
- Széchenyi tér è la piazza principale di Győr dal XIV secolo. In epoca romana una città civile chiamata Arrabona si trovava qui. Nel Medioevo questo è stato il centro della vita della città con il mercato, la gogna e la ghigliottina. L’ultima esecuzione ha avuto luogo nel 1715. Oggi la piazza è fiancheggiata da edifici in stile barocco costruiti nei secoli 17 e 18 . La Chiesa benedettina e il monastero, costruito dai gesuiti nel 1667 si affacciano su questa piazza
- Passeggiata sulla Liszt Ferenc utca. A partire da Széchenyi tér (Piazza) dove potete ammirare il vecchio municipio (Liszt Ferenc utca 13) e il Palazzo Zichy (Liszt Ferenc utca 20) e l’ex residenza della facoltosa famiglia aristocratica che ora ospita un famoso hotel.
- A pranzo andate al ristorante Matroz e provate la zuppa di pesce: un must!
- Non lontana da Györ si trova l’Abbazia di Pannonhalma, patrimonio dell’UNESCO.
- Andate in uno dei tantisalumifici nascosti in cantine poco visibili e provate i salumi – salame, prosciutti e salsicce direttamente dagli allevamenti della razza suina mangalica (detta anche mangaliza o mangalitsa).